PREVENZIONE DELLA SALUTE ORALE DEI BAMBINI

L’ AIC (Accademia Italiana di Conservativa) ha pubblicato un breve opuscolo contenente alcune indicazioni per mantenere la salute orale nei piccoli pazienti.

Nel suddetto articolo vengono trattati in maniera schematica i concetti di:

  • dentatura decidua: anatomia, fisiologia e patologia,
  • igiene orale: come e quando pulire le gengive, la lingua e i dentini del bambino,
  • fluoroprofilassi: perché e come si fa,
  • dieta: cosa è meglio evitare e come comportarsi,
  • abitudini: la “sindrome da biberon”,
  • rapporto con il dentista: è tutta una questione di fiducia,
  • sigillature: cosa sono, perché e come si fanno,
  • trauma dentale: cosa fare in caso di rottura ed avulsione,
  • gravidanza.

Potete scaricare il breve articolo dal link qui sotto!

AIC-BAMBINI

EVIDENZA SCIENTIFICA DELLA RELAZIONE DIABETE-PARODONTITE

Il diabete e la parodontite sono due patologie correlate al punto che è stata teorizzata una relazione a due vie: Il soggetto con diabete ha una tendenza a sviluppare parodontite e il soggetto con parodontite ha una tendenza a sviluppare diabete.

  • Il Diabete come rischio per la Parodontite

La maggiore suscettibilità alla parodontite nei diabetici è dovuta alla risposta alterata in seguito a insulto batterico dei batteri parodontopatogeni associata a una disbiosi del biofilm sottogengivale. Questa alterazione è possibile tramite tre meccanismi: A. Citochine/adipochine, B. Immunità cellulare alterata e C. iperglicemia.

Il diabete influenza qualitativamente e quantitativamente il profilo citochinico dei pazienti con parodontite. Infatti, i soggetti con DT2 e parodontite mostrano, rispetto ai diabetici senza parodontite, un maggiore livello di citochine ematiche e a livello del fluido gengivale crevicolare; lo stesso quadro è osservabile nel DT1.

Nei monociti di soggetti con DT1 e parodontite è stata descritta una maggiore produzione di IL-1β, TNF-α, PGE2 dopo stimolazione con Lipopolisaccaride rispetto a soggetti senza DT1. Inoltre, nei soggetti con diabete si ha una risposta immune mediata da neutrofili deficitaria a livello gengivale. L’iperglicemia ha un impatto sulla salute parodontale grazie a quattro meccanismi fondamentali correlati a 1) stress cellulare; 2) advanced glycation end-products (AGEs) e loro recettori RAGE; 3) omeostasi dell’osso alveolare; e 4) disbiosi del biofilm batterico.

Esiste una relazione diretta fra la gravità ed estensione della parodontite e il peggioramento del controllo glicemico. Tale condizione è responsabile di una ridotta produzione di collagene e incremento di attività collagenolitica dei fibroblasti gengivali e parodontali.
Proteine glicosilate (advanced glycation end-products, AGEs) sono presenti nei tessuti gengivali e nella saliva dei pazienti diabetici con parodontite. I livelli degli AGEs ematici sono associati significa- tivamente all’estensione della parodontite nei pazienti con DT2.

Se il diabete è poco controllato, nei tessuti parodontali vi è un alto livello di proteine di mebrana receptor activator of nuclear factor kappa-B ligand (RANKL), membro della famiglia del TNF. Ciò contribuisce a un’alterazione del metabolismo osseo con riassorbimento dell’osso alveolare nel soggetto con parodontite.

  • La Parodontite come rischio per il Diabete

I dati sperimentali lasciano supporre che la parodontite aumenti il rischio di sviluppare diabete.

Soggetti non diabetici seguiti per cinque anni presentano, qualora il soggetto sia affetto da parodontite grave, un incremento di HbA1c dello 0.1% indipendentemente dai fattori confondenti, quali l’età. Questo incremento è ancora maggiore nei soggetti con un elevato livello di PCR.

Vi sono delle solide evidenze che nei soggetti affetti da parodontite vi sia un controllo glicemico peggiore, evidenziato da un incremento dei valori di HbA1c nei soggetti non diabetici con parodontite.

La tendenza all’iperglicemia è mediata dall’infiammazione sistemica elevata del soggetto affetto da parodontite ed un complesso meccanismo che comprende: I) l’elevata produzione citochinica che potrebbe contribuire all’insulino-resistenza tramite la modificazione dell’insulin receptor substrate-1; II) alterazione della funzione adipocitaria con aumento di acidi grassi liberi; e III) calo della produzione di ossido nitrico endoteliale .

Nei soggetti diabetici con parodontite si è osservato un peggior controllo della glicemia e un aumentato rischio dello sviluppo di complicanze del diabete.

Nei soggetti con DT1 e parodontite esiste un maggiore rischio di complicanze renali e cardiovascolari. Nei soggetti con DT2 in presenza di parodontite moderata/grave è più frequente macroalbuminuria e insufficienza renale terminale. Inoltre, in presenza di parodontite grave, i soggetti con DT2 presentano un rischio di morte cardio-renale 3.5 volte superiore rispetto ai soggetti parodontalmente sani.

Infine, tre mesi dopo terapia della parodontite, il valore meta-analitico della riduzione di HbA1c è pari allo 0.4 %.

Fonte: documento congiunto AMD – SID – SIdP

Associazione Medici Diabetologi
Società Italiana di Diabetologia
Società Italiana di Parodontologia e Implantologia